Il Cinercircolo Acquabella nelle Langhe
Langhe-Roero e Monferrato siti che sono entrati a far parte della “World Heritage List” dell’ UNESCO, patrimonio artistico e ambientale dell’ Umanità. 10000 ettari, castelli e città: Langa del Barolo, Castello di Grinzane Cavour, Colline del Barbaresco, ecc. ……….. . Nella motivazione si legge: “Un esempio eccezionale di paesaggio culturale inteso come prodotto nel tempo dell’ interazione tra uomo e natura plasmato dalla continuità di una tradizione antica finalizzata ad una produzione vinicola d’ eccellenza”. Gaja, Scavino, Braida, Nebbiolo, Barolo, Dolcetto, Barbaresco, Barbera, Asti Spumante, ecc., al Cinecircolo non poteva certo mancare una puntatina in zona. Ed infatti il 23 maggio scorso, peccato non è periodo di tartufi altrimenti per la vie si sarebbe potuto ascoltarne il profumo proveniente dai vari negozi, ecco i soci percorrere le vie di Alba seguendo la guida con il naso all’ insù ad ammirare la città detta delle 100 torri per le numerosissime alte costruzioni di fattura medioevale a sovrastare la cittadina e in parte ancora parzialmente visibili o ristrutturate come abitazione accanto ad abitazioni anch’ esse medioevali originali e bordate di piastrelle in mattoni. La via principale, di sabato occupata da un variopinto mercato, sbuca direttamente nella piazza centrale dove si incontra la facciata in mattoni della Cattedrale di San Lorenzo di Alba e il Comune che con i suoi saloni si affaccia sulla piazza dove dal balcone principale fu dichiarata la Repubblica Partigiana di Alba (10 ottobre/2 novembre 1944) ricordata anche in alcune pitture che si trovano sulle scale di accesso al piano superiore. Breve sosta accanto al monumento a Beppe Fenoglio, partigiano e scrittore, presso il centro studi a lui dedicato e poi visita alla Cattedrale. La visita alla Basilica è affascinante anche perché si intravvedono, nel pavimento ricoperto da lastre di vetro trasparente, le infrastrutture romaniche della chiesa matrice sottostante e riemerse durante gli scavi archeologici. La visita al Museo della Cattedrale porta in un ambiente romanico ricco di reperti, tombe, statue, rosoni, pavimentazioni e monete, il fonte battesimale anticamente esterno alla chiesa, ed è magistralmente valorizzato grazie all’ attività scientifica e didattica della sovraintendente al Museo e degli operatori. Più avanti tra le vie la Chiesa di S. Domenico del XIII° secolo divisa in tre navate coperte da volte a crociera. Semplice ma austera, invitante alla visita, edificio di culto ma senza altare, attualmente ospita eventi culturali e artistici. La sua semplicità interna dona un’ atmosfera raccolta e invita alla preghiera.
E ora a pranzo. Il paesaggio delle Langhe accompagna i soci verso Grinzane Cavour e ancor più Dolcetto e Barolo aiutano i commensali a gustare piacevolmente il menù di specialità locali.
Il Castello di Grinzane si erge sul colle più alto e domina colline e vigneti, il suo nome rende omaggio allo statista che ne fu sindaco a soli 22 anni dal maggio 1832 al febbraio 1849. Risistemato nel 1961, è sede dell’ enoteca regionale. Nell’ interno, con ripide scale, si sale al salone della Maschere a cassettoni e con 157 tavolette dove si tiene, con prezzi da capogiro, l’asta mondiale del tartufo tenuta dall’”Ordine dei Cavalieri del tartufo e dei vini di Alba”. Non solo vini e tartufi a Grinzane, ma anche il Museo delle Langhe con una ricca documentazione storica e culturale, insegnamenti su come bere e mangiar bene e, tra i cimeli storici, oltre a ricostruzioni di ambienti contadini dell’ epoca e apparecchiature strane, conta nocciole, accarezza galline per migliorarne la produzione ovarola, si ritrova la fascia di sindaco di Cavour e la sua stanza da letto.
Attraversando le colline che portano a Barolo, la nostra guida ci ricorda che la terra di Alba non è solo terra DI VINO(A) ma anche di nocciole, materia prima per una famosa cioccolata spalmabile a tutti nota e di golosità chiamate gianduiotti e altre leccornie per grandi e piccoli. La visita al castello di Barolo partendo dallo stupendo terrazzo con visuale sulle colline circostanti ricoperte dai vigneti e al Museo del Vino, porta i soci attraverso un percorso affascinante, multimediale che accompagna il visitatore attraverso la cultura del vino dai primordi della storia, fino ai tempi nostri attraverso le varie epoche. Le stagioni coinvolgono l’ ospite in un susseguirsi di visioni, foto, ambientazioni suggestive che lo immergono profondamente nella cultura del vino conducendolo attraverso un viaggio tra produzione, cultura e tradizione del vino.
Ma i soci non si sono ubriacati con Barolo, Dolcetto, Barbaresco od altra etichetta famosa, si sono “ubriacati” di natura, di cultura, di conoscenze con un bagaglio di esperienze che ogni anno il Cinecircolo Acquabella propone a soci e non. Incontro, socializzazione, comunità, amicizia è con questo nel cuore che i soci sono rientrati a Milano.
Marco Toniolo
Barolo-il Castello I soci a Barolo Grinzane Cavour-il Castello
Autore: marco
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